Ciao a tutti!
Durante i miei giorni in Friuli sono stato a visitare il prosciuttificio Arbea, a San Daniele.
Il proprietario è stato gentilissimo: nonostante il brevissimo preavviso, ha accolto me ed Emanuela e ci ha fatto visitare lo stabilimento accompagnandoci personalmente.
San Daniele è una delle DOP italiane più famose al mondo e poter assistere, passo dopo passo, ad ogni fase della lavorazione è un'esperienza interessante e utile per scoprire cosa c'è dietro a un prodotto così largamente utilizzato.
E' stato entusiasmante vedere con che precisione e pulizia si operi nello stabilimento. Anche noi per accedere abbiamo dovuto indossare camice, cuffia e calzari. Tutte le aree sono curate e dalle parole e dai gesti del proprietario si evince quanto sia dedito e appassionato al suo lavoro.
Una delle fasi più importanti è sicuramente quella di salatura (o salagione): il prosciutto viene ricoperto di sale per consentirne la conservazione. Il sale, si sa, oltre a conservare serve anche ad asciugare. Le salature generalmente sono due. La prima dura circa una settimana, la seconda 15 giorni. In entrambi i casi, il prosciutto riposa in celle a temperatura controllata.
L'altra operazione importante è quella di stagionatura. Nel caso di Arbea, la stagionatura minima è di 13 mesi, ma per molti prodotti prosegue fino ai 16 mesi. Dopo essere stati lavati ed asciugati, sui prosciutti viene eseguita la sugnatura, ovvero ne viene ricoperta la parte non avvolta dalla cotenna con una "pasta" a base di grasso di maiale.
Quindi, si può partire con la stagionatura, in celle a temperatura e umidità controllata (quelle nelle foto sotto).
Il prosciuttificio Arbea dispone anche di un bel locale ristorante all'interno dello stabilimento, dove è possibile degustare i prosciutti di loro produzione, piatti tipici e vini locali. Ovviamente ne abbiamo approfittato!
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